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ANPI Catania su ordinanze Stancanelli: i cittadini chiedono vera sicurezza

mercoledì 5 agosto 2009

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Riceviamo e pubblichiamo:

I dati nazionali ultimi sugli atti criminali che si consumano a danno dei cittadini, propagati pochi giorni addietro, confermano, ancora una volta, lo stato disastroso di drastica e tragica insicurezza che riguarda la città e la provincia di Catania.

I cittadini catanesi sono costretti a vivere, purtroppo da lungo tempo, flagellati da una enorme quantità di atti delittuosi.

In particolare: si è al primo posto per furti d’auto (n. 8401) e scippi (n. 1789); al terzo posto per rapine, con 1988 eventi.

Si aggiungono, inoltre, aggravando in maniera drastica lo stato generale di assoluto rischio e pericolo che caratterizza la vita quotidiana dei cittadini catanesi, le tantissime pratiche di illegalità e azioni persecutorie frutto delle articolate e criminali attività mafiose organizzate e dalle condotte di innumerevoli e lesive pratiche abusive; da quelle estortive - gestite dalla delinquenza - che tragicamente strozzano la maggior parte delle attività commerciali e produttive, a quelle innumerevoli da “strada”, prodotte, in specie per la particolare intensità e ricorrenza, da una enorme sfilza di cosiddetti guardiamacchine, frutto della povertà o del racket.

In più, a Catania, in aggiunta ai negativi indici prodotti dai variegati “inquinamenti” e alla storica mala gestione della cosa pubblica che intossicano la normale e civile vivibilità, sul piano generale delle condizioni di vita e delle strutturali insicurezze si è ultimi tra gli ultimi su scala nazionale. Per la diffusa povertà che interessa oltre un terzo delle persone e delle famiglie residenti, per produzione e mantenimento di reddito, a partire dal lavoro, per degrado ambientale. Inoltre sono stati smantellati tutti i basilari servizi pubblici predisposti ad assistere i diseredati; i tanti, locali o migranti, stazionanti a Catania.

Di fronte a questo immane e tragico disastro, l’amministrazione comunale, tendendo a rimuovere l’attenzione dai drammatici problemi veri, insegue i peli e non le travi.

Infatti, le recenti sei ordinanze sulla “sicurezza pubblica locale”, in vigore dal giorno 1 agosto, pur avendo davanti una enorme marea di fatti criminali, con dimostrazione di inutile e dannosa intolleranza, perseguono, tra l’altro, con sanzioni pecuniarie fino a 500 euro, una serie di atti del tutto marginali, o vessatorie delle umane necessità.: “ l’abbandono per terra di mozziconi di sigarette, lattine…..” - in una città piena di discariche abusive e dalla cronica deficienza del servizio rifiuti, a partire dalle differenziate -, o, l’attività soprannominata di “accattonaggio molesto”, condotta da persone povere che pur di racimolare l’estremo minimo per la loro già disumana sopravvivenza, chiedono l’ elemosina, cioè l’umana carità. Sono ordinanze che infrangono il bene comune democratico, ribadito dai valori costituzionali fondati su solidarietà, assistenza e accoglienza, e dai primari valori umani.

Pertanto, l’ ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - di Catania, nel considerare fondamentale per le esigenze reali e concrete di tutto il consesso cittadino la civile e democratica determinazione delle priorità e degli atti operativi necessari a garantire ai cittadini vera sicurezza e decoro sociale, nel richiedere all’amministrazione comunale - nel merito degli indirizzi prescelti e sulle inique e spropositate quantità economiche sanzionanti - il ritiro delle ordinanze, invita le forze sociali, intellettuali, politiche e sindacali della città, gli organi di informazione, le strutture laiche e religiose, a contribuire con le loro valutazioni, a promuovere un necessario e fondamentale confronto di partecipazione attiva e propositiva, rivolto a contribuire a individuare la griglia delle priorità cittadine che devono essere affrontate dalle strutture istituzionali, a partire da quelle locali, atte a rimuovere le vere cause di insicurezza: attività criminali, illegali e di degrado permanente, che caratterizzano la quotidianità dei cittadini catanesi.

Infine, nel formulare al nuovo Signor Prefetto, Vincenzo Santoro, vivi auguri di buon lavoro, auspichiamo fattivi e mirati interventi per ripristinare la legalità costantemente infranta dagli innumerevoli atti delittuosi ed illegali che avvelenano la vita dei cittadini.




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