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Al Castello Ursino "Meltin’ Folk" e "Omaggio a Federico II"

venerdì 13 febbraio 2009

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In contemporanea e per quattro settimane, a cavallo tra febbraio e marzo, il Castello Ursino ospiterà la mostra “Omaggio a Federico II” dell’affermata scultrice Hilde Margani-Escher e il rinomato festival internazionale “Meltin’folk”, incentrato sulla musica folk acustica, che verrà programmato nel Palazzo della Cultura, il restaurato ex convento di San Placido, capolavoro barocco sorto sulle rovine dell’antico Palazzo Platamone. Le due importanti iniziative sono state illustrate alla stampa dall’assessore comunale alla cultura Fabio Fatuzzo.

“Valorizziamo così prestigiosi siti civici che desideriamo animare attraverso iniziative di di respiro europeo, partendo sempre dalla nostra identità e dalle nostre radici, stavolta rappresentate dall’opera federiciana e dalla tradizione musicale popolare”, ha sottolineato l’Assessore alla Cultura Fabio Fatuzzo, presentando gli eventi.

La mostra d’arte contemporanea sarà allestita nel maniero federiciano da sabato 14 febbraio (inaugurazione ore 19) al 14 marzo 2009, a 770 anni di distanza dall’inizio dei lavori che avrebbero portato all’edificazione dell’imponente struttura, dal 1934 sede del Museo Civico. L’intervento di Hilde Margani-Escher, teutonica ma siciliana d’adozione, è dedicato al sovrano che del castello fu autore (su progetto dell’architetto militare Riccardo da Lentini, nel XIII secolo) e padrone, in una città a lui spesso ostile e ribelle. L’esposizione celebra la magnificenza dell’imperatore Federico II di Svevia, straordinaria figura di guerriero-mecenate, considerato uno dei padri della storia di Catania e grande protagonista della cultura della sua epoca.

Suggestiva è la connessione tra spazio e tempo: l’incontro tra antico e contemporaneo, come imprescindibile prassi di ogni progetto realmente culturale, è mediato dalla operazione estetica dell’artista nativa di Hagen (germanica come Federico), la cui storia culturale e di vita si è nutrita dell’esperienza dello sradicamento o, più precisamente, si è arricchita per l’esperienza allargata che l’attraversamento di culture diverse produce.

La Margani-Escher, che per l’occasione è presentata in catalogo da Eva di Stefano, nel percorso che si dipana nelle sale dell’ala nord-est del castello, delinea attraverso oggetti e installazioni un itinerario fatto di tappe entro le quali la componente evocativa ha lasciato all’artista assoluta libertà, restituendo al tempo stesso la perfetta coincidenza con i frammenti della storia a cui si riferisce (la mostra rievoca il corredo funebre dell’imperatore e alcuni oggetti emblematici del suo destino). L’apertura al pubblico è prevista da lunedì a sabato dalle ore 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 con chiusura domenicale e festiva.

Contemporaneamente l’Assessorato alla Cultura accoglie “Meltin’folk”, una manifestazione unica in Sicilia, regione dove ancora - e stranamente - manca una reale attenzione nei confronti delle musiche folk. Nato a Catania per promuovere la connessione del patrimonio culturale siciliano con il resto d’Europa, il festival è stato ideato e organizzato dall’Associazione Culturale Darshan, grazie al patrocinio e contributo del Ministero per i Beni culturali e ambientali, della Regione Siciliana (Assessorato BBCCAA e P.I. e Assessorato Turismo e Comunicazioni), e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania.

Quella del 2009 è già la sesta edizione, che propone ancora una volta un programma vario e ricco di ospiti di livello internazionale: cinque appuntamenti ad ingresso libero che avranno inizio alle ore 21. I concerti, tutti rigorosamente acustici, effettuati nelle precedenti edizioni presso la chiesetta di San Michele di Piazza Manganelli, saranno dunque da quest’anno realizzati nel Palazzo della Cultura. La rassegna, che si svolgerà con un appuntamento settimanale dal 13 febbraio al 13 marzo, si aprirà con i danesi Habbadám, autori di un folk di origine celtica; a seguire il 19 febbraio gli ennesi “I Petri ca addumunu”, giovane trio siciliano che ripropone con gusto la nostra musica etnica; poi il 27 febbraio suoneranno i Pivari Trio, esperti ricercatori delle tradizioni emiliane; il 6 marzo sarà di scena un quintetto austriaco tutto al femminile, le Witch, con canti e danze del folclore europeo; infine chiuderanno gli Enerbia, naturale prosecuzione dell’esperienza dei “Suonatori delle Quattro Province”, gruppo storico di cui proseguono la ricerca sulla traccia delle radici fiorite nell’Appennino nord-occidentale, loro terra d’origine.




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