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Battiato e Milazzo (CGIL) su zona franca: "Ora si avviino i confronti con le istituzioni"

giovedì 29 ottobre 2009

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Il segretario generale della Camera del Lavoro Francesco Battiato e il segretario confederale della Cgil di Catania Giusi Milazzo esprimono “soddisfazione per il via libera alle zone franche che ricordiamo furono istituite con la legge finanziaria varata dal governo Prodi”.

Per Catania, grazie anche alle sollecitazioni del sindacato, è stata individuata un’area in cui ricadono circa 30.000 abitanti del grande e popoloso quartiere di Librino.

Un’occasione importante e un’opportunità da non perdere che a nostro avviso non può concretizzarsi esclusivamente nelle agevolazioni fiscali e contributive alle piccole e micro imprese ma necessita del concorso pieno delle istituzioni per interventi ampi di riqualificazione del quartiere .

“L’esperienza della Francia, ma anche il modello istitutivo delle zone franche, è quello di una nuova politica urbana con interventi nelle periferie contro il disagio e l’esclusione anche di carattere sociale, culturale ed urbanistico nell’ambito dei quali agevolare la nuova imprenditorialità e l’occupazione di lavoratori dell’area interessata.

L’obiettivo è quello di innescare un circolo virtuoso che consenta di mettere in atto tutte quelle energie utili ad un cambiamento di carattere permanente delle condizioni sociali ed economiche di svantaggio. –spiegano Battiato e Milazzo- Per la Cgil va subito aperto un confronto con le istituzioni, le parti sociali e le associazioni imprenditoriali e va avviata immediatamente un’azione di informazione e di coinvolgimento dei cittadini e delle tante realtà associative che a Librino operano e che per Librino lavorano”.

La Cgil di Catania è certa che se opportunamente utilizzata, la zona franca potrà costituire la leva per un progetto integrato che su Librino veda confluire iniziative e finanziamenti anche comunitari. Questo nell’ottica di un’azione di politica urbana coordinata e mirata che a potrebbe rappresentare l’unica modalità per non disperdere energie e risorse.




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