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Burtone (PD) su apertura poliambulatorio a Librino

venerdì 9 gennaio 2009

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“L’apertura del nuovo poliambulatorio di San Giorgio-Librino non deve penalizzare l’utenza del centro cittadino. Il presidio deve essere aggiuntivo e non sostitutivo dell’esistente”. Lo dice il parlamentare nazionale del Pd Giovanni Burtone il quale invita il direttore generale dell’Asl 3, Antonio Scavone, a compiere scelte che favoriscano l’utenza. “L’apertura del nuovo poliambulatorio – dice Burtone – rappresenta un fatto importante per una fetta di popolazione che risiede nei quartieri di San Giorgio e Librino, ma dalle notizie che si hanno rischia di penalizzare quanti vivono in altre aree della città. Se è vero che non tutti i servizi di via Santa Maria la Grande troveranno spazio in via Cifali, struttura che risulta inadeguata, ciò significa che un abitante di Ognina, di Barriera o di Canalicchio, per usufruire di alcune visite specialistiche, sarà costretto ad attraversare tutta la città per recarsi nel nuovo poliambulatorio, con tutte le difficoltà che questo comporta. E’ opportuno, dunque, che in centro città vengano erogati tutti i servizi. Personalmente sono favorevole al decentramento e al potenziamento dell’offerta sanitaria, ma ciò non deve avvenire a danno dei cittadini. Il direttore generale Scavone anziché spostare i laboratori per recuperare spazi per gli uffici amministrativi, faccia l’esatto contrario. Un conto, tra l’altro, è trasferire dei laboratori, altra cosa è trasferire degli uffici. Scavone, infine, chiarisca quali sono le sue reali intenzioni. La sensazione è che il nuovo poliambulatorio resti l’unico presidio sanitario del territorio cittadino. Se ciò accadesse, aumenterebbero le già lunghe liste di attesa, con conseguenze gravissime a danno dell’utenza”.




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