Il regolamento disciplinare non sarà applicato nelle consulenze fino a 5000 euro, nei casi di urgenza ed imprevedibilità
sabato 7 marzo 2009
Vota quest'articoloIl settore delle consulenze nelle pubbliche amministrazioni segna un passo avanti nella strada verso la trasparenza con il nuovo Regolamento – il primo del suo genere – approvato dalla Giunta provinciale presieduta dall’on. Giuseppe Castiglione, su proposta del Direttore generale Carmen Madonia e su relazione dell’assessore al ramo Giovanni Ciampi.
Al fine di contenere la spesa pubblica, quando un dirigente delle Provincia ritiene di dover ricorrere a incarichi e consulenze esterne (per collaborazioni, studi, ricerche) dovrà adeguarsi al disciplinare deliberato dalla Giunta, che suggerisce le modalità, i limiti e i criteri.
Lo schema di Regolamento è stato predisposto di concerto con il Segretario generale, Luigi Albino Lucifora, che ha dichiarato: “La Provincia regionale di Catania è stato il primo Ente a licenziare un Regolamento esemplare, già pubblicato nella rivista del TAR”.
“E’ un ulteriore passo verso un’amministrazione sempre più trasparente, gestita secondo criteri oggettivi – ha sottolineato il presidente Castiglione -, che rispetti e faccia rispettare criteri certi e definiti”. Il Regolamento è in 16 articoli e riguarda gli incarichi di lavoro di natura occasionale o coordinata e continuativa che non possono essere svolti dal personale interno all’Ente, in quanto privo di particolare e comprovata specializzazione, anche universitaria.
I punti salienti del Regolamento sono: il ricorso agli incarichi esterni è di competenza dei dirigenti dei Servizi; bisogna tener conto dai limiti posti dal Bilancio; devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto, compenso e modalità di esecuzione,;non è ammesso il rinnovo del contratto di collaborazione (ma è ammessa la proroga).
Saranno fatte delle selezioni (solo a titoli o titoli e colloquio) qualora vi siano più candidati. La comparazione è effettuata da una apposita commissione interna. L’avviso delle selezioni va affisso nell’Albo pretorio e inserito nel sito web istituzionale (www.provincia.ct.it). La Provincia può istituire, per particolari profili professionali, liste di accreditamento di esperti (da aggiornare ogni tre anni).
Il Regolamento prevede delle deroghe. Non soggiacciono all’applicazione del disciplinare le prestazioni di importo inferiore a 5000 euro (IVA esclusa); gli incarichi affidati in caso di urgenza ed imprevedibilità; quelli relativi ai servizi di architettura e ingegneria, e quelli inerenti all’attività notarili, di patrocinio e difesa dell’Ente; gli incarichi di esperto conferiti direttamente dal presidente della Provincia.