mercoledì 22 luglio 2009
Vota quest'articoloIl Consigliere Comunale del PD D’Agata avendo appreso che la ricetta per combattere gli sprechi al comune di Catania inizia “tagliando” i buoni pasto ai dipendenti comunali così come affermato dall’Assessore Lombardo dichiara:
Trovo alquanto ingiustificato - sostiene il Consigliere D’agata -che l’Assessore al personale Nuccio Lombardo individui il personale comunale come concausa della grave crisi finanziaria che l’Ente si trova a fronteggiare ormai da tempo.
“Mi corre l’obbligo ricordare all’assessore Lombardo che i rientri pomeridiani sono per legge garantiti proprio per dare la possibilità ai cittadini-utenti di fruire di tutti i servizi erogati dall’Amministrazione Comunale, anche nelle ore pomeridiane ,quindi la corresponsione del buono-pasto non è una regalia ma un diritto per un servizio assicurato.“
Purtroppo, prosegue il consigliere, l’appellativo di “fannullone” usato per apostrofare il dipendente pubblico è attribuito senza riflettere non pensando a quanti invece garantiscono i servizi e svolgono diligentemente il proprio lavoro spesso non avendo i mezzi (non è un mistero che al Comune mancano gli strumenti minimi informatici, fare una fotocopia è un’impresa non da poco) ma la cosa che trovo più grave, e non comunicata dall’Assessore, e che i dipendenti del comune non percepiscono i buoni pasto dal 2007, ed hanno garantito , nonostante tutto, il servizio pomeridiano, non ricorrendo all’eventuale lavoro straordinario proprio nell’ottica dell’abbattimento dei costi.
Auspico che l’Assessore rifletta sulla decisione di revocare i rientri, dato che rappresentano, a parere del Consigliere D’Agata, non uno spreco, bensì una risorsa per l’Amministrazione.