sabato 7 marzo 2009
Vota quest'articoloAlla presenza dell’arcivescovo di Catania Mons. Salvatore Gristina, si è svolta la serata di cultura enogastronomica “Formaggi e vini”, nell’ambito della rassegna “Eventi e tradizioni” del Distretto Culturale di Catania.
Nel raffinato Museo Cafè all’interno del Museo diocesano di Catania, il barone Ursino Recupero, delegato dell’Accademia Italiana della cucina, ha intrattenuto amabilmente i numerosi invitati che hanno ascoltato con piacere il racconto sulle tradizioni dei formaggi e dei vini etnei.
Giuseppe Finocchiaro, ideatore del Distretto Culturale di Catania e la signora Maria Gabriella Guzzetta, responsabile eventi, hanno consentito l’incontro fra produttori agro-alimentari d’eccellenza che si sono intrattenuti con i presenti. Non è mancato, infine, il raffinato e molto apprezzato momento di degustazione dei formaggi tipici accompagnati da vini e miele dell’Etna, curato dall’Associazione Professionale Cuochi Italiani, presieduta in Sicilia dall’executive chef Salvatore Scrivano. Prossimo appuntamento, nel mese di marzo, dedicato al pane.
Il Distretto Culturale di Catania è nato grazie al supporto della Fondazione Cariplo e di un gruppo di autorevoli partner, quali la Fondazione diocesana per i beni culturali, l’Apit, il Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara, il Parco dell’Etna, la Fipe Confcommercio e coinvolge diverse realtà del territorio provinciale catanese. Ricco anche il parco dei produttori che hanno aderito al progetto valorizzando il meglio della produzione tipico locale del “sistema Etna”.
Rifacendosi ad una concezione di cultura a tutto tondo, il Distretto invita a scoprire le meraviglie del Barocco catanese e il culto di sant’Agata che permea l’artigianato locale, le tradizioni gastronomiche e addirittura l’aspetto urbanistico della città, ricostruita dopo il grande terremoto di fine ‘600. Il risultato è una proposta multiforme che si articola intorno a quattro grandi temi, ognuno dei quali approfondisce un aspetto peculiare della cultura locale: un sapiente mix, dunque di arte, culto e storia, artigianato, enogastronomia e ambiente.
E’ prevista, inoltre, la costruzione di pacchetti turistici che, facendo proprie e proponendo le iniziative culturali create con il progetto, promuovano Catania come una città d’arte offrendo una vacanza dal taglio culturale, rivolta anche al turismo scolastico, da fruire da sola o eventualmente come estensione di altre tipologie di turismo già sviluppate nell’area.