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I lavoratori RSU della Seasoft di Catania scrivono alla Marcegaglia

mercoledì 11 marzo 2009

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Riceviamo e pubblichiamo il testo della lettera dei lavoratori RSU Seasoft indirizzata ad Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria

Gentilissima dottoressa,

Noi sottoscritti rappresentanti sindacali, eletti in rappresentanza dei lavoratori della Seasoft di Catania, abbiamo sentito l’esigenza di scriverLe e di rendere aperta all’informazione questa nostra nota, perché avvertiamo che nel recente dibattito che si è aperto sulla contrattazione e sulle linee guida di riforma della stessa e sugli accordi, anche di livello governativo che ne sono scaturiti, non si è tenuto conto della reale situazione della contrattazione integrativa nei luoghi di lavoro, né della volontà dei lavoratori.

Noi infatti riteniamo che quanto sottoscritto lo scorso ottobre 2008 in sede di Confindustria e successivamente richiamato nel mese di gennaio di quest’anno a livello governativo, peggiorerà pesantemente le condizioni salariali e normative dei lavoratori Italiani.

Uno dei presupposti di quegli accordi è che solo la contrattazione del salario a livello aziendale e soprattutto del salario variabile, cioè di quello legato ai risultati aziendali, può ridurre la conflittualità e apportare concreti incrementi economici ai redditi dei lavoratori dipendenti. Noi riteniamo, per averne fatta esperienza diretta, che questo assunto sia falso.

Riteniamo che la nostra esperienza non sia un caso isolato, infatti ci viene confermato anche dai colleghi rsu di altre aziende locali del nostro territorio che, non solo adesso che in azienda si contratta solo CIG e riduzione d’orario per solidarietà, ma anche nel passato quando la situazione appariva diversa, il premio di risultato e la contrattazione aziendale erano elementi di difficile realizzazione.

Significativo tuttavia e rappresentativo della nostra affermazione è la situazione alla SEASOFT spa di Catania. La SEASOFT spa è una società che produce software applicativo, di cui garantisce la manutenzione, produce altresì programmi e ricerca e innovazione tecnologica in campo informatico e telematico ed ha oltre 100 dipendenti. La SEASOFT spa, per affermazione sottoscritta dei propri legali rappresentanti, è una società sana, moderna, fortemente produttiva ed ha oltre 25 mila clienti distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Un’azienda che produce redditività e profitti, come è giusto che sia e come è augurabile anche per le altre aziende. In una situazione generalmente caratterizzata da scenari di criticità, questo dato rappresenta un fatto positivo per gli azionisti, in particolare per l’azionista di maggioranza, la DYLOG ITALIA spa di Torino, ma non per i lavoratori dipendenti che sono mantenuti ai minimi del CCNL.

Per queste ragioni la scrivente R.S.U. su mandato dell’Assemblea dei lavoratori e d’intesa con il Sindacato provinciale, nel mese di luglio del 2008 ha presentato alla SEASOFT spa ed alla Confindustria di Catania, cui la società aderisce, una piattaforma per la costituzione del premio di risultato e di altre indennità aziendali.

Fin dal primo incontro i rappresentanti della SEASOFT spa hanno espressamente dichiarato la loro ferma intenzione di non accogliere nessuno dei punti della piattaforma ed in specie si sono assolutamente rifiutati di discutere del premio di risultato da legare alla redditività ed alla produttività aziendale.

Stante il diniego della Confindustria di Catania di attivarsi e di riconvocare l’incontro in sede di associazione industriale, siamo stati costretti a chiedere l’intervento dell’Ufficio Provinciale del Lavoro. Anche in quella sede istituzionale la SEASOFT spa ha ribadito e confermato il suo atteggiamento ostile, come si evince dal verbale che si allega.

Come si può ben rilevare dalla nostra vicenda, tutte le affermazioni relative al valore della contrattazione aziendale sono smentite dai fatti e quanto affermato sui vantaggi degli accordi sopra richiamati sono delle mistificazioni di cui i lavoratori si stanno già rendendo conto.

Se in una società che produce profitti e un alto valore aggiunto, grazie alla preparazione e alle competenze professionali dei propri dipendenti, come alla SEASOFT, non si riesce a fare in modo non conflittuale una civile contrattazione aziendale, questa non si potrà fare da nessuna parte.

Per questo abbiamo indetto le Assemblee Sindacali dei lavoratori ai quali proporremo di adottare le opportune iniziative.

Per queste ragioni abbiamo deciso di aderire alla manifestazione indetta dalla CGIL per il prossimo 4 aprile a Roma.

Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.

La RSU SEASOFT spa Catania

( Patrizia Gagliano, Oreste Cannavò, Edgar Costanzo )




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