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La legalità con gli occhi del fanciullo/I.C. Pestalozzi- Terza parte

domenica 19 aprile 2009

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In questa epoca vorrei che cambiassero le cose.
Perché non è giusto che le persone devono vivere soffrendo.
Ci sono alcune persone che non possono mangiare, alcune persone che soffrono perché sono schiavi e che devono fare le cose per prepotenza.
Sono brutte le guerre. Per esempio, gli zingari che uccidono, i bambini che vanno a lavare i vetri perché nella loro vita sono stati sfortunati.
I bambini senza una famiglia perché i loro genitori sono stati uccisi con le guerre. Quelli che fanno le rapine e le persone sono costrette a dare tutto il denaro dopo averli guadagnati.
Non è giusto trattare la gente male perché siamo tutti uguali. La gente povera va a fare l’elemosina perché è senza denaro. Alcuni usano la droga che li fa stare male perché è una cosa brutta e perché può portare malattie. Le persone che sono da sole, che vengono insultate. Gli uomini sono tutti fratelli e non devono litigare, non si devono tradire, non si devono fare gli insulti e devono essere soprattutto legati come veri fratelli. La gente che insulta è sciocca, deve capire che si devono volere bene l’uno con l’altro. Vorrei che tutto questo finisse, per vivere in pace.

Martina Garofano,
classe IV B – Pestalozzi


Ieri alla TV ho visto che hanno violentato una ragazzina, ho sentito anche che un cane ha mangiato la mano ad una ragazza, ma io non voglio che succedano queste cose, come per la mafia o anche per la droga che la portavano a scuola. Ma noi stiamo adottando da lontano una bambina che si chiama Sita Maya, perché questa bambina non ha quello che abbiamo noi. Abita nelle capanne e non ha vestiti come noi.
Non ci deve essere la guerra nel mondo perché dobbiamo essere felici.
Dobbiamo stare bene e felici nella vita nostra.

Elisabetta Verona,
classe IV B- Pestalozzi


Noi in classe stiamo adottando una bambina di nome Sita Maya che vive in un villaggio chiamato Varta. Sita Maya non ha una casa come le nostre dove c’è acqua e luce e con suo padre coltiva i terreni.
Sita Maya va in una scuola primaria e ha quattro sorelle e quattro fratelli, loro sono poveri e non hanno niente da mangiare.
Io vorrei che ci fosse su tutta la terra la pace e che tutti i bambini potessero sempre sorridere.

Giusi Giglio,
classe IV B – Pestalozzi


La nostra classe ha adottato una bambina che si chiama Sita Maya e non è molto ricca. Ci sono dei genitori che non possono dare da mangiare ai loro figli perché non hanno un lavoro. Ho sentito al telegiornale che c’è la guerra nel mondo come in Iran e Iraq ed io vorrei che ci fosse la pace nel mondo. Ci sono bambini come me ai quali non piace il colore rosso che indica il sangue.

Jonathan Fassari,
classe IV B – Pestalozzi


Vorrei che gli zingari maschi e femmine anche se sono poveri avessero una famiglia come noi.
Vorrei che ci fosse la pace nel mondo, che non ci fosse bullismo nelle scuole e non ci fossero scippi e rapine ma solo la pace nel mondo.
Un’altra cosa che succede in alcuni paesi e che non è giusto fare è tenere i bambini come schiavi.
Penso a Syta Maya che ha otto anni, è molto povera, vive nel villaggio di Varta con la sua famiglia.
Mi dispiace anche, che per studiare e andare a scuola deve percorrere molti chilometri.
Non è giusto che i bulli picchiano e feriscono quelli più deboli, che li feriscono a parole.
Vorrei che non ci fosse l’inquinamento per la nostra vita e degli animali. Che non si litighi l’uno con l’altro, infatti il mio sogno è che ci fosse la pace in tutto il mondo, la pace è molto importante per vivere con le nostre famiglie felici e contenti.

Graziano Drago,
classe IV B – Pestalozzi


Io vorrei che gli zingari non ci fossero perché uccidono, rubano, ecc…
La guerra per me è brutta perché si muore e si uccidono tante persone.
Io invece vorrei la pace perché non si muore, c’è fratellanza, c’è amore, c’è allegria.
Sita Maya ha otto anni e vive al villaggio di Varta.
Sita Maya è povera perché non ha soldi, non ha da mangiare, non ha acqua, non ha amore.
Io vorrei che nel mondo non ci fossero più uccisioni, ecc….
Io vorrei che gli uomini e le donne si rendessero conto che noi siamo fratelli e sorelle e non ci dobbiamo uccidere.
Nel mondo io vorrei che ci fosse la pace e non ci sia la guerra e la mafia.

Francesco Mendosa,
classe IV B – Pestalozzi


Le mie riflessioni su questo argomento sono: che dopotutto quello che ho sentito regalare un sorriso solo a quelli che sono fortunati è una cosa sbagliatissima, invece dobbiamo regale il sorriso anche quelli poveri e malati.
Tutto il mondo vuole che la parola PACE sia rispettata, cioè stare insieme non fare rapine enon uccidere persone vecchie e povere.
Noi abbiamo adottato una bambina di nome Sita Maya. Questa bambina non è fortunata anzi è sfortunata perché vive in una casa senza acqua, per andare a scuola fa tanti e tanti chilometri con scarpe bucate e rotte.
Io vorrei che Sita Maya e tutti gli altri bambini e grandi che sono malati, che vivono dove c’è la guerra potessero avere e non stare più male. Gli uomini non hanno capito che se continuano così tutto il mondo non potrà essere più tranquillo dove vivere in pace.

Simone Sardo,
classe IV B – Pestalozzi


Io vorrei che non ci fosse la guerra, che non violentassero i bambini, che non li facessero lavorare come schiavi perché i bambini vogliono una casa, una famiglia, vogliono da mangiare, vogliono da bere, vogliono da studiare. Ma noi per questo abbiamo adottato una bambina, Sita Maya che abita in un villaggio chiamato Varta e che ha quattro sorelle e quattro fratelli.
Io vorrei che tutti vivessero come fratelli e sorelle e vorrei aiutare le persone povere, poi anche quelli che vivono nelle strade, io vorrei dargli una casa perché è un loro diritto.
Io vorrei che ci fosse tutta la pace nel mondo, che i bambini potessero sempre sorridere.

Cristian Guzzanti,
classe, IV B – Pestalozzi


Sita Maya abita in un villaggio che si chiama Varta.
Per andare a scuola fa 24Km, è povera e la stiamo aiutando, è così è la nostra compagna di scuola.
Lei non può andare a scuola. Sita Maya è triste ma se le sorridiamo è come darle la medicina , lei è contenta e sorride.

Noemi Ragonese,
classe IV B – Pestalozzi


Io penso che questa guerra non ci dovrebbe essere e che tutti i bambini dovrebbero avere una casa, una famiglia, da magiare e un letto dove dormire.
In africa vorrei che vivessero come noi felici. Vorrei anche che loro non morissero dalla fame e dalla sete. In africa vorrei che tutti i bambini non si vestissero con gli stracci. Io vorrei che in tutto il mondo ci fosse tanta pace.


Molino Gabriele
Classe IV B - I.C.Pestalozzi.


Io vorrei che i poveri vivessero in belle situazioni come per esempio che avessero una casa e le cose necessarie per dormire. Pure un lavoro per gli uomini e per le donne e per i bambini e del cibo, come frutta, riso ed altre cose.
Poi vorrei che la guerra finisse e venisse la pace nel mondo, poi vorrei che tutti gli abitanti che sono stati presi e fanno gli schiavi venissero lasciati. Poi vorrei che non ci fosse la violenza e nemmeno la droga che fanno morire le persone ed i bambini. Io ho un sogno che vorrei che si realizzasse come la pace in Africa, in Cina e dovunque ci sia la guerra. Vorrei felicità, amore e gioia per tutti. E vorrei anche una casa: la giustizia che è la miglior cosa che esiste.


Scafaria Giuseppe
Classe IV B
I.C. Pestalozzi




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