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Lavoratori Etnambiente in agitazione

Arrivano le dimissioni del cda della società. La Fiom: “Subito un incontro con l’amministrazione comunale”

venerdì 17 luglio 2009

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Dopo lo stanziamento di 50 mila euro in bilancio da parte del consiglio comunale di Misterbianco destinati a dare una prima risposta alla vertenza dei 22 lavoratori Etnambiente che si occupano di assicurare i servizi nel Comune etneo, è tempo di rimpinguare la somma di altri diecimila euro e stabilizzare gli occupati della società partecipata dal Comune di Misterbianco. Ma per fare questo, la Fiom Cgil e la Ust Cisl chiedono la riapertura di un confronto serio e immediato.

Inoltre, resta ancora in sospeso la vicenda dei quattro licenziamenti annunciati qualche mese fa, visto che la società da un lato e i rappresentanti dei lavoratori dall’altro hanno chiuso con verbale negativo (ossia senza aver raggiunto alcun accordo) il confronto all’ufficio provinciale del lavoro, attendendo così le decisioni dell’amministrazione comunale.

I sindacati hanno infatti scritto una lettera al presidente di Etnambiente Pugliese e al primo cittadino di Misterbianco, chiedendo “che cessi la condizione che tiene da diversi, troppi anni i lavoratori ostaggi di decisioni politiche amministrative rese, dopo estenuanti trattative, il 31 dicembre di ogni anno”.

Alla fine di ogni anno, infatti, per i lavoratori arriva la resa dei conti con la scadenza dell’appalto.

Intanto, il consiglio di amministrazione di Etnambiente si è dimesso rassegnando in maniera provvisoria la governance societaria al presidente del collegio sindacale. I rappresentanti della Fiom Cgil, in particolare, temono che questo incida negativamente sulla vertenza e in assenza di decisioni concrete da parte dell’amministrazione comunale che deve ancora ratificare, gli impegni persi, annunciano lo stato di agitazione deciso all’unanimità dell’assemblea dei laboratori nella mattinata di oggi.




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