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Lombardo su Fiat e Termini Imerese: Marchionne non abbia pregiudizi

sabato 27 giugno 2009

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“Con proposte serie e rigorose sullo stabilimento di Termini Imerese faremo cambiare idea alla Fiat e a Marchionne”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che ha aggiunto:” Nessuna paura nè reazione emotiva, ma la consapevolezza che Termini Imerese possa essere rilanciata nel settore della produzione di automobili. La Sicilia non si farà umiliare. Ci siederemo al tavolo del negoziato con risorse finanziarie di tale portata che si renderà conveniente per la Fiat rafforzare e mantenere la sua presenza in Sicilia”.

“Oggi - ha precisato il presidente - il governo regionale è pronto a creare le condizioni per avere un indotto qualificato, la logistica e i trasporti già in atto con il porto ed ingenti convenienze che nessun altro stabilimento in Italia potrà offrire. Il governo nazionale faccia la sua parte e Marchionne non abbia pregiudizi ma valuti attentamente le nostre proposte”.

1 Messaggio

  • Me lo auguro vivamente!Considerando che lo stabilimento Fiat di Termini Imerese esiste da quarant’anni ha sempre prodotto auto ,occupa attualmente compreso l’indotto circa 2500 persone e poi non e’ vero che tutt’attorno non c’e niente ma esiste un porto esiste la ferrovia esiste l’autostrada Palermo Messina nuova di zecca.Esiste l’indotto che comprende aziende come la Lear corporation la BN sud la Ergom che danno lavoro a circa 400 persone.Mi pongo la domanda :se fiat Termini sara’ riconvertita non si capisce per produrre cosa,i 400 operai dell’indotto che producono sedili,paraurti’ cruscotti ecc.,cosa faranno? Andranno ad aumentere le liste di mobilita’? Saranno licenziati? Saranno trasferiti? Verranno inglobati dalla Fiat?Colui che decidera’ tutto questo tenga presente che attorno a Fiat vivono 2500 persone con moglie e figli a carico che studiano mangiano si vestono e che hanno di bisogno di uno stipendio mensile per tirare avanti.Mi auguro vivamente che il Signor Marchionne ci ripensi e non umili la Sicilia come e’ successo tante altre volte in passato.Mi auguro che il Presidente Lombardo con la sua giunta i Sindacati il governo nazionale mettano in campo tutte le loro forze per non condannare a morte uno strato sociale e una struttura industriale che sono ancora vive.




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