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Mostra dell’artigianato e dell’agroalimentare ad Aci Catena

venerdì 7 agosto 2009

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Carretti e pupi siciliani, manufatti in pietra lavica, opere in ceramica e in ferro battuto tra sapori, profumi e colori della “bella Trinacria”. La terra di Sicilia, con le sue tradizioni artigianali e l’abbondanza dei sui frutti e prodotti tipici, sarà l’indiscussa protagonista della Mostra dell’Artigianato e dell’Agroalimentare che, giunta alla sua 5^ edizione, si svolge ogni anno ad Aci Catena nella Villa Comunale nella settimana – dall’11 al 16 agosto - in cui i cittadini rendono omaggio alla patrona Santa Maria della Catena.

“Un grande appuntamento il cui cartellone ogni anno s’infittisce di nuovi straordinari eventi – ha dichiarato il presidente della Provincia regionale di Catania, on. Giuseppe Castiglione, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione che si è svolta nel Centro direzionale Nuovaluce. “Una prestigiosa vetrina espositiva per le eccellenze dell’artigianato locale e per gli operatori del settore agroalimentare, due comparti dell’economia del nostro territorio che, negli ultimi tempi, sono cresciuti in modo significativo. Un’iniziativa di grande spessore che non solo ha il merito di esercitare una forte attrattiva sui turisti ma anche il pregio di puntare al recupero delle tradizioni e del retaggio culturale del nostro territorio. Un’occasione, inoltre, per ricordare il cav. Isidoro Platania, un uomo che ha dedicato la sua vita all’artigianato e alla continuità nel tempo dei mestieri di una volta e a cui è intitolato il premio che sarà assegnato nel corso della manifestazione”.

“L’artigianato e l’imprenditoria manifatturiera costituiscono il volano della nostra economia – ha aggiunto l’assessore provinciale allo Sviluppo economico, Massimo Pesce. “Il nostro obiettivo è quello di riscoprire e valorizzare vecchie e preziose maestranze, e la nostra scommessa è quella di rendere possibile l’incontro tra le nuove generazioni e un mondo antico che rischia di scomparire”.

“In un momento – quale quello attuale - di crisi e di diffuse difficoltà economiche, - ha continuato il consigliere provinciale nonché direttore organizzativo Nello Cutuli - l’attenzione della Provincia verso settori trainanti dello sviluppo - quali le imprese artigiane e agroalimentari – non può che essere accolta con somma soddisfazione. Ben 50 stand saranno a disposizione dei visitatori che avranno modo di gustare le nostre prelibatezze e di ammirare produzioni in pietra lavica, ferro, ceramica o ancora le opere pittoriche e scultoree di giovani artisti”.

“La nostra Aci Catena non può più fare a meno di questa iniziativa il cui prestigio si accresciuto nel tempo e la cui forza è quella di lasciare che la cultura siciliana oltrepassi lo Stretto – ha dichiarato il sindaco di Aci Catena Raffaele Pippo Nicotra. E’ proprio grazie a progetti di successo – quali la Mostra dell’artigianato e dell’agroalimentare e Cinenostrum – che la nostra cittadina si è conquistata un piccolo spazio, una crescente risonanza”.

“Ho cominciato a dipingere i carretti siciliani nel 1925 quando avevo 12 anni ha raccontato il maestro Domenico Di Mauro. Grazie alla mia bottega - ormai rimasta la sola a praticare quest’arte – la Sicilia ha fatto il giro del mondo: dalla Casa Bianca a Tokyo, dal Vaticano a Londra. A visitarla, personaggi del calibro di Salvatore Quasimodo, Pierpaolo Pasolini, Salvatore Fiume, Folco Quilici e tanti altri. Il mio grande sogno è quello di veder nascere una scuola regionale che insegni ai giovani la pittura dei carretti siciliani. Mi batterò in prima persona perché ciò accada”.

A moderare la conferenza stampa di presentazione Giulio Vasta, direttore artistico del premio che verrà assegnato, nella serata di gala del 13 agosto, per la categoria dell’artigianato artistico, ai fratelli Napoli, al pittore e scultore Piero Maffei e al tipografo Carmelo Anfuso; per il settore diritti umani e civili alla comunità diretta da fratel Carlo Mangione.

Tra gli ospiti illustri della manifestazione il cantautore Vincenzo Spampinato e l’attore Sasà Salvaggio.




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