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Ritorna la refezione scolastica... a pagamento

sabato 10 gennaio 2009

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Mercoledì 14 gennaio prossimo verrà riattivato il servizio di refezione scolastica nelle scuole elementari cittadine.

Definito l’iter burocratico che ha riguardato l’espletamento di gare d’appalto, sottoscrizione di contratti e proroghe dei servizi precedenti, la Giunta Stancanelli su proposta dell’assessore comunale Sebastiano Arcidiacono ha rideterminato, in via sperimentale, le quote contributive a carico delle famiglie degli alunni consentendo così di fare ripartire un servizio di fondamentale importanza per le famiglie. Gli alunni delle scuole materne, elementari e medie che effettuano il tempo pieno o prolungato potranno usufruire di un servizio che giornalmente dovrebbe attestarsi a poco meno di 6000 pasti giornalieri. Le fasce di contribuzione sono state determinate in relazione all’attestazione dell’indicatore della situazione economica equivalente(ISEE) anziché sulla base della dichiarazione dei redditi come avvenuto fino allo scorso anno scolastico.

Le quote contributive da parte degli utenti ai fini del raggiungimento del 36% della spesa previsto dalla legge per i servizi a domanda individuale sono state così rielaborate:

Reddito ISEE fino a €. 3.000,00 contribuzione Cent. 0,20 per pasto
Reddito “ “ €. 6.000,00 contribuzione “ 0,40 “
Reddito “ “ €. 10.000,00 contribuzione “ 0,80 “
Reddito “ “ €. 12.000,00 contribuzione €. 1,20 “
Reddito “ oltre a €. 12.000,00 contribuzione €. 1,50 “

“Riattivare un servizio così importante per le scuole e le famiglie -ha detto l’assessore Sebastiano Arcidiacono- é stato possibile grazie anche ai suggerimenti dei genitori degli alunni di numerose scuole e tra queste in particolare la Pestalozzi e poi Fontanarossa, Musco e De Amicis e ai Dirigenti di queste e di altre Istituzioni Scolastiche che hanno evidenziato la necessità di rideterminare le quote contributive a carico delle famiglie, formulando una proposta che l’Amministrazione con il Sindaco in testa ha fatto propria. Ciò -ha aggiunto l’assessore alla pubblica istruzione- a conferma che sapere ascoltare è utile a fare meglio il proprio dovere di amministratori”.

Secondo il Comune di Catania la contribuzione da parte delle fasce esenti si è resa necessaria in quanto più del 50% degli utenti fruitori del servizio, secondo gli approfondimenti effettuati dagli uffici coordinati dall’architetto Augusta Manuele, risulta con un reddito annuale al di sotto di 6.000,00 euro che finora era stata la fascia esente rilevata con l’autodenuncia Irpef. Un dato davvero sorprendente se si considera che secondo le rilevazioni ISTAT in Sicilia invece solamente il 27,6% della popolazione ha un reddito di poco inferiore ai 12 mila euro.

Tuttavia per gli utenti indigenti segnalati dai Dirigenti Scolatici e forniti di apposita certificazione rilasciata dalla Direzione Servizi Sociali è ammessa l’esenzione anche dalla minima quota di contribuzione che è stata prevista.




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