venerdì 13 febbraio 2009
Vota quest'articolo“Un altro piccolo passo avanti”.
E’ il commento di Orazio Licandro, responsabile nazionale Organizzazione dei Comunisti italiani, e di Salvatore La Rosa, segretario della federazione catanese, sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura di Catania a conclusione delle indagini sui parcheggi, che vede coinvolti, oltre all’ex sindaco, Umberto Scapagnini, e l’ingegner Tuccio D’Urso, anche gli imprenditori Ennio Virlinzi, Seby e Mimmo Costanzo.
“Anche questo nuovo provvedimento – dicono i due dirigenti del Pdci - rafforza la nostra impressione della presenza a Catania di comitati d’affari assolutamente degni della prima Repubblica e dimostra che in questa città l’assenza di democrazia politica è anche figlia dell’assenza di una democrazia economica”.
Con riferimento alle cariche di rilievo ricoperte all’interno di Confindustria catanese da Virlinzi e Seby Costanzo, Licandro e La Rosa aggiungono: “Visti i personaggi coinvolti, ci resta solo da sorridere amaramente a proposito della cosiddetta stagione di rinnovamento di Confindustria”.
Il Pdci esprime quindi forte preoccupazione per il futuro, “visto che ancora bisogna approvare il Prg e c’è il nodo irrisolto di corso Martiri della libertà”.
Il timore è quello “di una nuova stagione di mani su una città già ampiamente depredata dalle passate amministrazioni di centrodestra e ridotta sull’orlo di un crac finanziario che pagheremo tutti noi”.