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Palazzo di cemento, spacciatore si lancia da quattro metri per sfuggire ai carabinieri

martedì 6 ottobre 2009

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La scorsa notte la squadra “Lupi” dei Carabinieri di Catania, nell’ambito di un servizio finalizzato alla repressione dello spaccio di stupefacenti, ha arrestato in flagranza di reato Salvatore Saija, pregiudicato 34enne catanese, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Un servizio di osservazione ha consentito ai Militari di documentare l’attività di spaccio del Saija, il quale in un androne del palazzo di cemento di viale Moncada di Catania “riceveva” i suo clienti.

Quando i Militari sono usciti allo scoperto, lo spacciatore, afferrate le dosi rimanenti, ha cercato di dileguarsi nei meandri dell’edificio con ancora in mano le due buste contenenti complessivamente circa 80 grammi di marijuana già suddivisa in 75 “stecche” pronte per lo spaccio..

Dopo avere percorso tutto il palazzo di cemento, non sappiamo se con coscienza o in modo imprevisto, l’uomo si è ritrovato su terrazzino condominiale, alto circa 4 metri rispetto al terreno sottostante, e da lì, senza esitazione, si è lanciato nel vuoto, rimanendo esanime al suolo.

Sono stati i Carabinieri i primi a soccorrere il Saija, vista la gravità delle sue condizioni, a richiedere l’intervento di un’ambulanza del 118, che ha trasportato d’urgenza l’uomo presso l’ospedale Vittorio Emanuele di Catania, ove i sanitari gli hanno riscontrato la rottura del bacino.

Lo spacciatore è stato ovviamente sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso lo stesso ospedale.




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