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Partono da Catania le "camicie rosse" contro la disgregazione sociale

venerdì 5 dicembre 2008

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Partiranno da Catania, si dislocheranno in tutta la Sicilia e poi, come 150 anni fa, risaliranno per la Penisola. Sono le camicie rosse, “gruppi di azione militante” voluti dai Comunisti italiani come strumento per stare a fianco di chi ha bisogno e per consentire la partecipazione di chiunque voglia dare una scossa per il riscatto di una comunità intera.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Catania, nella sede della federazione provinciale del Pdci, dal responsabile nazionale Organizzazione, Orazio Licandro, dal coordinatore nazionale della Fgci, Riccardo Messina, e dal segretario del partito catanese, Salvatore La Rosa.

“Una sperimentazione” l’ha definita Licandro, “nel momento in cui nel Paese ci sono sempre più spinte disgregatrici”: il riferimento è alla Lega, ma non soltanto. Licandro ha infatti sottolineato come quelle spinte vengano, al Sud, anche dal partito di Raffaele Lombardo, l’Mpa, che con quello di Bossi si allea e che vorrebbe riscrivere la storia del Risorgimento, e ha denunciato i tentativi maldestri di “un Pd che vuol farsi federalista” per stringere alleanze al nord con la Lega.

Le camicie rosse – rosse perché di sinistra, rosse di passione, “rosse di rabbia di fronte a governi incapaci e corrotti, rosse di vergogna per una classe dirigente rozza che non è in grado di affrontare i problemi” - dunque, oggi come allora, saranno “contro la sopraffazione e le ingiustizie, contro il potere borbonico che l’Mpa e la destra siciliana hanno messo in piedi: un potere asfissiante che ha ridotto i siciliani allo stato di sudditi”. E risalendo la penisola avranno un altro compito: unire la sinistra e i comunisti e soprattutto “far capire agli italiani – ha spiegato Licandro – che devono essere uniti da un unico sentimento: quello di essere un solo popolo, solidale e non egoista, libero e non soggiogato, sano e non corrotto”.

Il coordinatore della Fgci ha poi aggiunto che, nei giorni del G8 alla Maddalena, le camicie rosse saranno a Caprera, dove Garibaldi trascorse gli ultimi anni di vita, e da lì rilanceranno un movimento politico di giovani di sinistra.

Il segretario provinciale ha invece illustrato 5 proposte di legge su indicizzazione dei salari, lotta al precariato (con la richiesta di un salario minimo garantito), diritto alla casa con agevolazioni fiscali sia per l’affitto che per l’acquisto, diritto allo studio e abrogazione dei tagli previsti nella legge 133 che colpiscono, secondo il segretario del Pdci catanese, la scuola pubblica per favorire “la scuola privata, ampiamente foraggiata dal governo di centrodestra”. Infine, quella che per La Rosa è “la questione regina”: il conflitto di interessi che mina alla base la democrazia italiana. Dalla prossima settimana chi vorrà firmare a sostegno delle 5 proposte di legge, potrà farlo nei banchetti che saranno allestiti nelle strade di Catania e della provincia.




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