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Rifondazione Comunista su Acque di Casalotto: "L’amministrazione comunale regala 10 milioni di euro"

lunedì 27 aprile 2009

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Si è svolta oggi, presso la sede della federazione catanese di Rifondazione Comunista, la conferenza stampa sul tema: L’amministrazione comunale “regala” 10 milioni di euro ad Acque di Casalotto s.p.a.: l’iniziativa di opposizione di Rifondazione Comunista.

La conferenza stampa è stata introdotta da Marcello Failla, responsabile politiche comunali del PRC che ha denunciato la grave vicenda che coinvolge la gestione commissariale successiva alle dimissioni del sindaco Scapagnini e l’attuale l’amministrazione comunale.

“Il 19 marzo 2008 il commissario straordinario Vincenzo Emanuele”, ha detto Failla” andando oltre le proprie attribuzioni, che avrebbero dovuto limitarsi alla semplice gestione ordinaria del comune di Catania, ha autorizzato una transazione tra Comune e società Acque di Casalotto, di cui è legale rappresentante Domenico Bonaccorsi, attuale presidente dell’Assindustria di Catania.

Da tempo, infatti, era in atto un contenzioso in cui il comune, per un verso era debitore di 5,5 milioni di euro, ma per un altro era anche creditore di oltre 16,278 milioni di euro nei confronti della società Acque di Casalotto

Con una scrittura privata, firmata nel più totale segreto, l’amministrazione comunale ha concordato una transazione con la quale il comune di Catania rinunciava ai suoi crediti, “regalando” così alla società Acque di Casalotto oltre 10 milioni di euro.

Tutto ciò anche in violazione del bilancio preventivo 2008, approvato dal consiglio comunale di Catania, ove sono tuttora inscritte le somme a debito e quelle a credito riguardanti la società Acque di Casalotto.

Catania è uno dei comuni più indebitati d’Italia: una città in cui larga parte della cittadinanza è stata costretta per mesi e mesi a vivere senza illuminazione pubblica ed è inammissibile che si sperperi il denaro pubblico in regalie a questo o quel potentato economico.

Rifondazione Comunista ha presentato una lettera-esposto alla Corte dei Conti, alla al presidente di Confindustria Sicilia ed allo stesso sindaco Stancanelli, al quale si chiede un pubblico chiarimento, indispensabile dopo che, proprio pochi giorni fa, in consiglio comunale, erano stati sbandierati gli “importanti risultati” della nuova gestione del comune di Catania.

La transazione con la società Acque di Casalotto è certamente uno di quei risultati di cui andare certamente fieri.”

Ha quindi preso parola Pierpaolo Montalto, segretario provinciale di Rifondazione Comunista che ha sottolineato come i fatti denunciati vedano coinvolto il presidente del’associazione degli industriali catanesi, in una regione in cui Confindustria Sicilia ed il suo leader Lo Bello hanno fatto della legalità e della trasparenza la propria bandiera.

“Vicende come queste confermano il torbido intreccio tra politica ed affari nella nostra città”, ha detto Montalto,” e dimostrano come la vera causa del deficit finanziario debba essere cercata negli sperperi e nel clientelismo.

All’insaputa della cittadinanza, che paga quotidianamente le conseguenze del deficit finanziario comunale, si sono quindi “regalati” 10 milioni di euro ad un’impresa debitrice nei confronti del Comune.

Di questo grave e sconsiderato atto dovranno risponderne i responsabili.”




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