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Rifondazione Comunista sul destino di Corso Martiri della Libertà

sabato 8 agosto 2009

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Comunicato di Rifondazione Comunista

Sulla vicenda di corso dei Martiri della Libertà ancora una volta il sindaco Stancanelli elude ogni confronto sulla legittimità degli atti e delle procedure adottate.

Rifondazione comunista, insieme alle altre forze del cartello Liberare Catania, già nel 9 giugno 2008 aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica, con il quale si contestava nel merito la convenzione sottoscritta dal commissario straordinario al comune di Catania dott. Emanuele.

Le scelte del sindaco Stancanelli, comunicate al consiglio comunale, ripetono in toto le irregolarità di una convenzione che Emanuele ieri e lo stesso sindaco oggi, non possono sottoscrivere perché contiene una vera e propria variante al PRG, di stretta competenza del consiglio comunale.

Anche Stancanelli, quindi, non ha tenuto conto che il piano di risanamento del S. Berillo è scaduto dal 31.12.1988 e che, stante la decadenza dei vincoli del PRG ed anche in virtù di alcune sentenze del Tar e del Cga, l’area in oggetto non può che essere considerata "bianca" e senza alcuna previsione urbanistica.

Se il sindaco Stancanelli firmerà la convenzione compirà quindi un atto illegittimo, perché opererà, nei fatti, una variante al PRG senza averne i poteri.

La città verrebbe privata di un confronto pubblico e aperto sulle sorti di un’importante area, il cui destino non può essere deciso, nel segreto di una stanza, dal sindaco e da qualche imprenditore.

Il sindaco non spiega inoltre che fine faranno i 28.000 mq. di strade e banchine cittadine, che Emanuele aveva “regalato” ai privati, senza tener conto che solo il Consiglio può disporre la cessione, previa apposita e motivata deliberazione.

Ancora una volta potentati economici e politici senza scrupoli, trattano in privato del futuro della città, dei suoi beni “pregiati”, senza remore e ritegno.

Rifondazione Comunista, nei prossimi giorni chiederà che la Procura della Repubblica affronti le questioni denunciate nell’esposto di oltre un anno fa e comunque annuncia fin d’ora la propria opposizione a queste scellerate scelte, perpetrate sulla testa dei cittadini.

Il caso Corso dei Martiri, così come quelli dei parcheggi interrati e della viabilità di scorrimento p.za Europa – Rotolo, dimostra la persistenza di comitati di affari che non esitano più a mettere le mani sulla città, stravolgendo leggi e regolamenti, pur di piegare ai profitti di pochi il destino delle uniche aree libere della città..

Crediamo sia giunto il momento che in questa città si accendano i riflettori sulle tante, troppe vicende speculative che ne costellano la vita amministrativa, che quella parte della società civile e sociale che non si rassegna si impegni in una campagna per la moralità, la democrazia e lo sviluppo di qualità, in un’area urbana come Catania, che di tutto ha bisogno tranne che di altri centri commerciali e di interventi speculativi che peggiorerebbero irreversibilmente le condizioni di vita di tutti i suoi abitanti.




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