Settimanale di informazione sulla periferia di Catania
Librino Pigno San Giorgio Villaggio Sant'Agata Zia Lisa ...e dintorni
cronaca quartieri archivio la città dalla stampa libera avvisi&annunci lavori in corso chi siamo collegati collabora pubblicità

Riforma sanitaria Regionale: Al “Gravina” di Caltagirone infermieri incatenati

giovedì 19 marzo 2009

Vota quest'articolo
voti:0

  • Digg
  • Del.icio.us
  • Facebook
  • Google
  • Technorati
  • Live
  • Scoopeo
  • Wikio
  • Furl
  • Blogmarks
  • Reddit
  • Mister wong

Due infermieri del Nursind, il sindacato delle professione infermieristiche – Pietro Sammartino, 55 anni, della direzione nazionale, e Francesco Di Masi, 52 anni, della segreteria aziendale – sono incatenati da stamani, all’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone, per protestare contro la soppressione dell’Azienda ospedaliera “Gravina” di Caltagirone e la riduzione dell’ospedale a mero presidio, prevista dal maxi-emendamento proposto dal governatore Raffaele Lombardo nell’ambito della riforma sanitaria all’esame del Parlamento regionale.

“Ci opponiamo alla riduzione generalizzata e indiscriminata delle aziende ospedaliere – spiegano i due – in quanto ciò penalizzerebbe in maniera consistente importanti realtà territoriali, tra cui quella di Caltagirone e del Calatino, con gravi ripercussioni sulla qualità delle risposte al bisogno di salute del cittadini e sui livelli occupazionali”.

Sammartino e Di Masi proseguiranno la loro iniziativa di protesta “sino a quando – spiegano - non riceveremo dal governo regionale e dall’Ars, che alle 12 di stamani tornerà a riunirsi, segnali significativi in direzione di scelte che salvaguardino realtà significative che non meritano di essere cancellate”.

I due rappresentanti del Nursind hanno ricevuto le attestazioni di solidarietà del sindaco Francesco Pignataro, che oggi, insieme ai suoi colleghi degli altri centri del comprensorio e ai presidenti dei Consigli comunali, si recherà ancora una volta a Palermo per proseguire il presidio all’Ars cominciato ieri pomeriggio.




I più letti

SetteGiorni