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Servizio idrico integrato. La Cgil: "Subito un confronto di merito sul piano industriale"

mercoledì 22 aprile 2009

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“La Cgil di Catania chiede che si apra un confronto di merito sul piano industriale, che sia fatta chiarezza sullo stato e sul futuro delle attuali gestioni, a partire da Sidra ed Acoset”. Sul tema sempre più complesso del servizio idrico integrato intervengono Giusi Milazzo, segretaria confederale Cgil e Margherita patti, segretaria Filcem, che in una nota auspicano “un clima di fiducia e un quadro chiaro di regole e certezze per i lavoratori del settore e per i cittadini”. Per la Cgil catanese sono due, infatti, gli elementi che ipotecano pesantemente il complesso percorso. “Da un lato la scelta operata in questi anni sin dalla costituzione degli ambiti ottimali e delle autorità d’ambito di non coinvolgere nel processo le parti sociali e le comunità nel momento in cui venivano assunte scelte strategiche sulle forme e le modalità di gestione, - spiegano Milazzo e Patti- dall’altro l’esperienza quasi sempre devastante degli Ato rifiuti che ha decretato il fallimento delle forme associative di gestione dei servizi pubblici non per una mera fatalità ma per le scelta irresponsabile di trasformare un’opportunità per la collettività in un affare per pochi”.

Se dunque gli obiettivi da perseguire sono quelli del miglioramento su tutto il territorio provinciale dell’attuale servizio per qualità e quantità, nonché quello di preservare l’acqua come bene comune, di unificare le diverse gestioni per ottimizzare e razionalizzare il servizio ponendo fine ad inefficienze e sprechi anche riconducendo tutto il personale ad un’unica gestione, per la Cgil e la Filcem è indispensabile che il percorso non abbia zone d’ombra e che sia costruito un sistema di garanzie per i lavoratori e per i cittadini. La Cgil chiede, inoltre, che per il personale proveniente dalle gestioni pubbliche, dai Comuni e dalle aziende private del settore sia sancito il passaggio al nuovo soggetto costruendo percorsi certi e definiti. Il sindacato, infine, chiede che siano messi in atto strumenti di partecipazione per le comunità coinvolte, che venga avviato un tavolo permanente di confronto e monitoraggio sulle tariffe e che venga definito il piano degli interventi infrastrutturali e i relativi investimenti.




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