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Sindacati su lavoratori ex-Cesame: inspiegabile scarsa sensibilità Istituzioni

venerdì 28 novembre 2008

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CGIL – CISL – UIL, fortemente preoccupate per il clima determinatosi a Catania in merito alla vertenza dei lavoratori Ex Cesame in assemblea permanente da parecchi giorni presso la task force del Comune, chiamano le istituzioni locali, e cioè la Provincia e il Comune di Catania, ma anche la Regione, a rispondere delle proprie responsabilità.

Da troppo tempo ormai il sindacato ha espresso la preoccupazione di un inasprimento della vertenza, alla luce anche del precipitare della crisi complessiva, e l’allarme che questa, per il dramma che vivono i lavoratori e le loro famiglie, possa determinare rischi sempre più incombenti per l’ordine pubblico e per la tenuta sociale della nostra comunità.

Appare davvero inspiegabile ed incomprensibile la scarsa sensibilità sin qui dimostrata dalle istituzioni richiamate che, malgrado le ripetute richieste d’incontro fatte dal sindacato, ad oggi continuano a fare orecchie da mercante. La misura è colma.

Anche perché dopo il cambio di appalto per le pulizie del sito aeroportuale di Catania, la indisponibilità dichiarata dalla ditta vincitrice dell’appalto a riassorbire nella totalità i lavoratori che svolgevano precedentemente il servizio, ha determinato la conseguenza che i 22 lavoratori ex Cesame, assunti dalla Pubbliservizi in rispetto dei protocolli firmati nel 2005 in Prefettura, restino, se non confermati alla stessa Pubbliservizi, senza lavoro e senza ammortizzatori sociali.

Adesso tocca alla Provincia risolvere il problema, alla luce anche della disponibilità espressa dall’on. Castiglione qualora questa condizione si fosse verificata.

Aspettiamo risposte certe, vogliamo chiudere questa vicenda che avvelena il clima sociale e affrontare seriamente le questioni che man mano si pongono, sapendo che, con la chiusura di questa vertenza e il rispetto dei protocolli, si da fiducia alle Istituzioni e si conclude una fase.

Solo così si possono affrontare le emergenze che la recessione in corso sta determinando nel territorio della nostra provincia”.




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