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Sindacato polizia Catania su riduzione buoni vestiario

venerdì 12 dicembre 2008

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Nel corso di una verifica che si è svolta in data odierna tra tutti i sindacati ed il Vicario della Questura di Catania, il SAP ha contestato il nuovo criterio stabilito dall’Amministrazione per l’attribuzione del c.d. “buono vestiario”.

Per quest’anno, infatti, pare che sia stato deciso di assegnarlo soltanto al 25% degli aventi diritto.

Il SAP ha affermato, coerentemente con quanto sostenuto in passato, che la somma stanziata dal Ministero deve essere ripartita in modo uguale a tutti gli aventi diritto evitando il ricorso a lotterie o ad improvvisati criteri di individuazione del diritto, criteri che, peraltro, non sono stati comunicati ai Sindacati, organo a cui è deputata ancora oggi la rappresentanza del personale.

La posizione netta del SAP di contrarietà al metodo è stata assunta anche dal SIULP, dal COISP e dalla UILPS mentre altri si sono limitati a chiedere esclusivamente i dettagli che hanno portato il Questore a tale decisione senza pronunciarsi in favore di tutti quei colleghi che, stando così le cose, verranno esclusi dal beneficio.

Il Vicario ha rappresentato al Questore quanto emerso nella discussione con le OO.SS. ma quest’ultimo ha fatto sapere che si limiterà unicamente ad emanare una circolare esplicativa a chiarimento di quanto deciso: in sostanza persevererà nel proposito di impedire a moltissimi colleghi la fruizione di un diritto acquisito.

Ovviamente il SAP si ritiene assolutamente insoddisfatto dalla risposta fornita dall’Amministrazione, estremamente discriminatoria oltre che assunta senza il preventivo coinvolgimento delle OO.SS., così come avvenuto in passato.

Al momento si sta seriamente valutando l’opportunità di formalizzare la protesta a livello ministeriale.

La scelta discriminatoria operata, infatti, pone ulteriori interrogativi di cui è evidente che l’Amministrazione non si è assolutamente preoccupata prima di effettuare le proprie scelte:

- gli aventi diritto esclusi quest’anno potrebbero non essere in condizioni di fruire del beneficio nel 2009 (si veda ad esempio tutti i casi di trasferimento o pensionamento) ossia è quasi certo che gli aventi diritto nel 2008 non corrisponderanno esattamente a quelli del 2009 e pertanto l’Amministrazione non sarà in grado di consentire una rotazione nel beneficio;
- è verosimile che lo stanziamento previsto per il “buono vestiario” dell’anno prossimo non coincida con quello per l’anno in corso e pertanto si verrà a creare un’ulteriore disparità economica tra i colleghi.




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