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Spataro (PD) su crisi regionale: "Giochini di Lombardo triste spettacolo, PD si sottragga"

martedì 8 dicembre 2009

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"Appare evidente a tutti che Lombardo sta giocando sulla pelle della Sicilia e dei Siciliani una partita tutta personale, continua a fare il gioco delle tre carte, un giorno apre al pd, l’altro al Pdl, un giorno incontra D’alema, uno Fini, l’altro ancora Berlusconi. E’ un triste spettacolo, simbolo della decadenza di questa classe dirigente che non ha più niente da offrire alla Sicilia e che continua semplicemente a saccheggiarla. Il Pd deve sottrarsi da questo gioco."

Lo Afferma il segretario del Pd Catanese Luca Spataro che ha intanto convocato per giovedì 10 Dicembre un attivo provinciale sulla crisi regionale.

"Vogliamo fare uscire la gestione della crisi dalle tattiche di palazzo e coinvolgere il gruppo dirigente diffuso del PD. Questa crisi del centrodestra può rappresentare una grande opportunità per il nostro partito e per la Sicilia. Dobbiamo mettere in campo una nuova agenda politica per la Sicilia e nuove pratiche capaci di far corrispondere le cose che si dicino con ciò che si fa nel concreto."

"Lombardo e il centrodestra da questo punto di vista rappresentano un grande bluff. Sono gli eredi della politica che annuncia e non fa, della politica che sa parlare solo al gerundio e al futuro, non gli si sente mai dire: "abbiamo fatto", ma sempre faremo o stiamo facendo, non c’è cultura della responsabilità, ma solo voglia di arraffare tutto ciiò che è possibile."

"Ormai è chiaro a tutti Lombardo ha un solo scopo, non quello di creare sviluppo per la Sicilia, ma di usare la Sicilia e il governo per mettere all’ingrasso il proprio partito. E’ ciò che ha fatto a Catania da presidente della provincia, il film non fa altro che ripetersi. Noi democratici non possiamo continuare a dare credito a tali personaggi.In aggettivo direi, inaffidabile"

"Vorrei che il Pd a partire da questa crisi iniziasse una stagione di dialogo con la società siciliana tesa a costruire nuove alleanze sociali e un programma per cambiare la Sicilia. Io sono convinto che c’è una Sicilia che vuole cambiare, basta solo sollecitarla, essere credibili e avere tanto, ma tanto coraggio."




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