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Volo Air One Catania-Roma: Codacons chiede risarcimenti per ritardo

giovedì 23 aprile 2009

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Il volo delle ore 13.40 – Air one n. Ap 2834 Roma -Catania è finalmente atterrato a destinazione con tre ore di ritardo. Alle ore 16,00 i passeggeri erano ancora in aereo in attesa di scoprire i motivi del ritardo. Tra loro il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, che lamenta la frammentarietà delle informazioni ed il continuo contraddirsi delle stesse. L’odissea è iniziata oggi già dal momento dell’imbarco: previsto all’uscita A12 è stato spostato poi all’uscita A8 e successivamente all’uscita A13.

"Il personale all’uscita A8 - chiarisce Tanasi - ha informato i passeggeri che l’aereo era stato preparato ma che poi, essendo arrivato l’ordine di utilizzarlo per un altro volo, era stato necessario dirottare i passeggeri per Catania su un altro aereo. Ci sono stati momenti di tensione fra i passeggeri, tra cui mumerose autorità, ed in molti hanno lamentato di aver perso le coincidenze".

Ma l’avventura non è ancora terminata: alle 15 i passeggeri sono stati finalmente fatti "accomodare nell’aeromobile e lì rimarranno ancora per almeno mezz’ora a giudicare dagli ultimi, inspiegabili, annunci del comandante: "la cosa assurda- spiega Tanasi - è che di minuto in minuto si susseguono le scuse più assurde. Alle 15,30, dopo mezz’ora di attesa sull’aeromobile, il Comandante ci ha avvertiti di un problema tecnico insorto e per il quale era stata richiesta la presenza di un ingegnere a bordo. La dichiarazione ha scatenato - continua Tanasi - le paure dei passeggeri ed a quel punto il Comandante ha replicato dicendo che si tratta semplicemente di "un problema burocratico all’ala". Detto ciò, a parte l’assurdità della dichiarazione, ci sembra chiaro che si prendono in giro i passeggeri. Il Comandante ha infine invitato chi vuole a lasciare l’aeromobile, perché per risolvere il problema ci vorrà almeno mezz’ora".

Il Codacons, forte di una recente sentenza che ha condannato Air One al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale in favore di una passeggera alla quale il bagaglio è stato riconsegnato dopo un giorno, annuncia già che citerà la compagnia aerea per ottenere il giusto risarcimento danni dovuto ai passeggeri, chiedendo un rimborso anche per il panico scatenato da contraddittorie dichiarazioni. Tanasi chiede inoltre che L’Enac intervenga immediatamente per far luce sul misterioso ritardo e che elevi sanzioni salate alla compagnia, che viola in questo modo i diritti più elementari del passeggero.




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