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Allagamenti nell’Oasi del Simeto, denuncia di Legambiente

giovedì 25 febbraio 2010

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La presenza di vaste aree allagate durante i mesi invernali nella riserva naturale “Oasi del Simeto” non costituisce un evento eccezionale ma è del tutto naturale all’interno di una zona umida e di un’area di foce. Questo è quanto afferma Legambiente in merito alle proteste dei proprietari delle costruzioni abusive presenti all’interno dell’area protetta apparse sulla stampa per i fenomeni di allagamento che si sono verificati negli ultimi giorni.

In particolare le aree dove sorgono i “villaggi” “Primosole Beach” ed “Azzurro” sono soggette a regolare e naturale allagamento a causa delle normali precipitazioni invernali; la vicinanza con il mare e la presenza dell’ultimo residuo di cordone di dune ostacola ulteriormente il deflusso delle acque.

Entrambi i villaggi sono stati realizzati colmando aree acquitrinose. In particolare il villaggio “Primosole Beach”, che oggi è situato tra le due foci del Simeto, sorge dove scorreva il fiume Simeto prima che le opere di bonifica realizzate tra gli anni ’50 e ’60 dello scorso secolo deviassero il suo corso; il villaggio “Azzurro”, invece, realizzato per metà all’interno della zona A di massima protezione della riserva, sorge nella contrada che in passato era denominata “Specchio” proprio perchè soggetta a estesi allagamenti.

È evidente che queste costruzioni sono state realizzate non soltanto in dispregio alle leggi ed all’ambiente ma anche senza tenere minimamente conto dell’assetto idrogeologico. Dovrebbe apparire chiaro che la presenza di queste costruzioni risulta incompatibile con qualunque ipotesi di conservazione ambientale e per tale motivo vanno rigettate le domande di sanatoria degli immobili abusivi.

Ad ulteriore conferma dell’assoluta incompatibilità delle costruzioni abusive va aggiunto che il Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico della Regione Siciliana (P.A.I.) fa ricadere i villaggi “Primosole Beach” e “Azzurro”, nelle aree a massimo rischio sotto l’aspetto idrogeologico: area P3 (pericolosità idrogeologica alta) ed area R4 (rischio idraulico molto elevato).

Legambiente Catania




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