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Ieri sera l’ennesimo episodio di lanci di pietre verso un mezzo pubblico

Allarme sicurezza a Librino: Gli autisti AMT non vogliono più entrare nel quartiere

Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti: «A rischio il servizio per il quartiere. Ci appelliamo ai cittadini»

martedì 8 settembre 2009

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Gli autisti dell’Amt potrebbero sospendere il servizio urbano per Librino. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti denunciano l’ultimo “assalto” a un mezzo dell’Amt nel quartiere catanese (il terzo in un mese) e la volontà degli autisti di non voler più svolgere servizio nelle vetture che vi sono dirette.

«Ieri sera – denunciano i segretari provinciali Ignazio Arcidiacono (Fit Cisl), Carmelo Di Caudo (Filt Cgil) e Armando Alibrandi (Uiltrasporti) – intorno alle 23,30, un masso è stato scagliato contro un mezzo dell’Amt a Librino. Per un puro caso non ci sono state conseguenze serie per l’autista e per i passeggeri. È il terzo incidente in un mese e un autista è ancora in ospedale per le ferite riportate nell’aggressione subita alcuni giorni fa».

Tutto questo a poche settimane di distanza dall’allarme sicurezza lanciato dal nostro giornale in seguito all’ennesimo episodio di rapina avvenuto nel quartiere. Gli abitanti del quartiere del resto lamentano da tempo la scarsa presenza dei controlli di routine nel quartiere da parte delle forze dell’ordine.

«La situazione è insostenibile – aggiungono – e molti autisti ormai non vogliono più svolgere servizio sui mezzi diretti a Librino. Quelli successi sono fatti gravissimi e sono solo i più eclatanti, ma incidenti e danneggiamenti avvengono tutti i giorni. Di questo passo, saremo costretti a chiedere all’azienda di interrompere il servizio urbano per salvaguardare l’incolumità dei lavoratori».

«Sollecitiamo non solo l’intervento delle istituzioni – concludono Arcidiacono, Di Caudo e Alibrandi – ma ci appelliamo soprattutto ai cittadini di Librino e alla loro sensibilità per interrompere al più presto questa serie di gravi fatti e per garantire a se stessi e alle loro famiglie il servizio di trasporto pubblico, che è una conquista sociale e un segno di civiltà».


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