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Nascita ed evoluzione di un’idea

lunedì 17 novembre 2008, di Massimiliano Nicosia

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L’idea di una mostra da allestire a Librino nasce quest’estate da una riunione di redazione allargata agli ingegneri ricercatori che nei mesi precedenti avevano seguito gli studenti del corso di tecnica urbanistica nello studio del quartiere. L’obiettivo iniziale della mostra era molto semplice: presentare al quartiere i progetti che gli studenti avevano elaborato alla fine del loro percorso. In questa prima riunione si pensò anche ad un luogo simbolico in cui presentare la mostra: il teatro di viale Moncada sembrava la scelta adatta.

Ma le idee, specie quando si condividono, si evolvono e così, passata l’estate, il pensiero di una mostra che fosse semplicemente da visitare aveva già ceduto il passo ad una mostra interattiva, partecipata dai fruitori, che coinvolgesse, anche nella sua rappresentazione, le realtà presenti nel territorio, in particolare scuole e associazioni.
Il compito di coordinare questi incontri venne assunto dalla neonata associazione culturale "Oltre la Periferica", fondata proprio con l’obiettivo di fare rete a Librino.

La successiva riunione organizzativa con i presidi delle scuole e il corso di urbanistica si è rivelata costruttiva anche dal punto di vista organizzativo. Quasi tutti i presidi erano presenti (5 su 7) a rappresentare i loro istituti: Pestalozzi, Musco, Brancati, Fontanarossa, Dusmet. Nel frattempo la mostra era già diventata una "tre giorni" e sarebbe stata preceduta da un lavoro di preparazione degli studenti delle scuole con la collaborazione dei ricercatori coinvolti nel progetto. Anche il luogo della mostra venne modificato; il Teatro di viale Moncada non era nelle condizioni di poter ospitare una mostra per più di un motivo (vedi articolo di approfondimento in queste pagine). Si pensò allora inizialmente di utilizzare la Masseria Bonajuto di viale Bummacaro, ma per questioni, per così dire, logistiche, su richiesta delle scuole, venne scelto come luogo definitivo il Palanitta.

L’ultimo step organizzativo è stato rivolto alle associazioni: non è stato difficile per l’Associazione “Oltre la Periferica” riunirne una ventina attorno ad un tavolo grazie al lavoro fatto da un anno attraverso il mensile, ma essere fisicamente presenti tutti lì è stata comunque una grande emozione per gli operatori di volontariato, sfociata in un applauso collettivo spontaneo. E’ stato un bel momento per il quartiere, tra Limonelli della Librino Calcio che lamentava la difficoltà di operare nel territorio ma rivendica orgogliosamente di aver messo il nome del quartiere alla sua associazione sportiva, il pittore Calogero che raccontava della sua asta di quadri per riaccendere le luci del quartiere - dando vita ad un mini-dibattito con il direttore della Caritas don Valerio Di Trapani - il simpaticissimo duetto tra Alfio ed Eleonora Guzzetta (papà e figlia con 2 associazioni "in casa", Terreforti e SouthMedia) su chi fosse più "librinese doc", e tanti altri momenti di condivisione, una quarantina di persone in tutto.

Dopo le reciproche presentazioni e congratulazioni si è passati subito alle proposte concrete: oltre all’organizzazione della mostra, ogni associazione ha stabilito di gestire un proprio stand, si è discusso della creazione della rete, della necessità di coordinarsi nel presentare progetti comuni per lo sviluppo del quartiere e di informarsi sulle iniziative reciproche. A tal scopo l’Associazione “Oltre la Periferica”, si è impegnata non soltanto ad offrire uno spazio per pubblicizzare le attività sul mensile, ma anche a realizzare uno spazio su internet nel quale far conoscere gli eventi e le associazioni aderenti alla rete. E questo è solo l’inizio.




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